Un patrimonio non nostro, ma dell’Italia intera

Alla cerimonia di Montecitorio per la commemorazione dei 70 dalle leggi razziste del 1938 ho avvertito una svolta storica. La possibilità che la Memoria come patrimonio esclusivo e la sua trasmissione come compito e necessità non sia più solo degli Ebrei, ma diventi anche patrimonio dello Stato, costituendo un antidoto alle discriminazioni e alle tentazioni autoritarie per il futuro e in ultima analisi, a mio avviso, uno strumento per la difesa e la valorizzazione della Libertà e della Democrazia.

Riccardo Hofmann, consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane