Bemidbàr/Israel Parade

In queste settimane abbiamo iniziato a leggere il quarto libro della Torà, il libro di Bemidbàr. Il libro racconta la storia del popolo ebraico in 40 anni di permanenza nel deserto. Una storia complicata in cui si vivono vari momenti di crisi, alcune molto profonde. Questo libro però è considerato fondamentale a tal punto che si deve cominciare a leggerlo prima della festa di Shavuòt, come preparazione al Mattàn Torà. Come mai? Si possono dare varie risposte a questa domanda. Ne proponiamo due. 1) E’ il libro in cui la Torà passa dalla spiegazione teorica alla realtà concreta. Questo comporta difficoltà di vario tipo e momenti di crisi profonda. Ma queste crisi vengono comunque superate e il popolo ebraico riesce a realizzare il progetto che ha cominciato con l’uscita dall’Egitto. 2) Il libro di Bemidbàr descrive minuziosamente la disposizione dell’accampamento intorno al Mishkàn, al Santuario. Gli ebrei nel deserto vivono momenti estremamente pericolosi da un punto di vista spirituale ma riescono comunque a superarli perché mantengono fermo il loro punto di riferimento che è il Santuario.

Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano

La Israel Parade quest’anno lungo la Fifth Avenue ha avuto per tema i cento anni di Tel Aviv. Hanno sfilato oltre cinquantamila persone, in maggioranza giovani e giovanissimi, in una grande festa dell’identità ebraica contemporanea. Ad aprire la sfilata è stato un drappello di poliziotti a cavallo di New York in alta uniforme: conoscono Tel Aviv per avervi frequentato un corso di antiterrorismo dopo gli attacchi dell’11 settembre.

Maurizio Molinari, giornalista