unicità…

Nella parashà di Nassò vengono elencate le offerte portate dai capi-tribù in occasione dell’inaugurazione del Mishkàn. Queste offerte sono perfettamente identiche eppure vengono ripetute dodici volte. Che senso ha questa apparentemente inutile ripetizione? Una delle possibili risposte è che la Torà voglia darci un insegnamento sull’unicità di ogni essere umano. Noi viviamo in un’epoca in cui viene spesso sottolineata l’importanza della novità. Molto spesso però le novità con cui ci imbattiamo sono solo apparenti. In molti casi sono rivestimenti superficiali di vecchie idee. I capi-tribù portano le medesime offerte. Ciò però non significa che le offerte siano uguali. Secondo la tradizione ebraica portare un’offerta al Santuario significa in realtà offrire se stessi, i propri sentimenti, le proprie emozioni, la propria personalità. E questa personalità si può esprimere anche se si fanno le stesse cose.

Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano