maledizioni…

Nella Parashà del prossimo Shabbat è scritto che le maledizioni “saranno un segno ed un esempio …come punizione per non aver servito il Signore Tuo D., con gioia e con letizia, quando avevi tutto in abbondanza” (Devarim 28: 46-47). Maimonide (1135 –1204) spiega che questo versetto insegna che non è sufficiente una semplice osservanza della mitzwà ma che nel compierla bisogna provare gioia (Mishnè Torà, Hilkhot Lulav 8:15). Ma come è possibile raggiungere un livello di sentimento così alto. Un’indicazione può trovarsi nelle parole che il Gaon di Vilna (1720 – 1797) disse in punto di morte: “in questo mondo ho potuto osservare le mitzwot spendendo poco ma nel mondo futuro, anche se potessi pagare con tutte le ricchezze del mondo, non mi sarà più possibile farlo”. Pensare alla vita come a una breve e meravigliosa opportunità a noi concessa per servire il Signore con lo studio e l’osservanza delle mitzwoth, non solo potrebbe portare l’osservante a sentire questa grande gioia, ma anche il non osservante a iniziare un percorso di Teshuvà….

Adolfo Locci, rabbino capo di Padova