Noè…

Noè, Noach in ebraico (il nome si scrive con due sole consonanti, la nun e la chet), è il protagonista del racconto del diluvio che leggeremo questo Shabbat. Un gioco didattico classico di ortografia ebraica si basa sul fatto che è possibile scrivere questo nome cortissimo facendo ben sette errori. La tradizione masoretica divide le parashot facendo cominciare quella di Noach con il verso 9 del capitolo 6, ma Noach è già nominato al verso precedente, ultimo della parashà di Bereshit, che dice “e Noè trovò grazia agli occhi del Signore” rispetto all’umanità circostante. Circostanza interessante per chi legge in ebraico: “grazia” è chen, che si scrive con le consonanti chet e nun. E’ un Noach alla rovescia. Magari bastasse leggere il proprio nome alla rovescia per trovare grazia.

Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma