Pio XII: “virtù eroiche” e perplessità ebraiche

“Non possiamo in alcun modo interferire su decisioni interne della Chiesa che riguardano le sue libere espressioni religiose”. Se tuttavia la decisione di riconoscere le cosiddette “virtù eroiche” di papa Pio XII “dovesse implicare un giudizio definitivo e unilaterale sull’operato storico di Pio XII ribadiamo che la nostra valutazione rimane critica”. I leader ebraici italiani hanno espresso perplessità e dissenso con voce alta e unita di fronte alla decisione vaticana che potrebbe preludere alla beatificazione di papa Pio XII. In un comunicato congiunto, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, il Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna e il Presidente della Comunità ebraica della Capitale Riccardo Pacifici affermano che “La Commissione congiunta degli storici del mondo ebraico e del Vaticano è ancora in attesa di accedere agli archivi di quel periodo. Non dimentichiamo le deportazioni degli ebrei dall’Italia e in particolare il treno di 1021 deportati del 16 ottobre 1943 che partì verso Auschwitz dalla stazione Tiburtina di Roma nel silenzio di Pio XII”. “Il mondo ebraico – proseguono il rav Di Segni e i presidenti Gattegna e Pacifici – continua a essere riconoscente ai singoli e alle istituzioni della Chiesa che si adoperarono per salvare gli ebrei perseguitati”.