…Chiesa e Israele

Con scelta di tempo degna di nota, tre giorni prima della visita del Pontefice al Tempio di Roma, la Chiesa Cattolica critica la politica di espansione edilizia condotta da Israele a Gerusalemme Est a maggioranza araba. Secondo il lancio dell’agenzia Ansa da Gerusalemme, 14 Gennaio, “a esprimersi una delegazione di presuli cattolici in missione in Terra Santa. E’ stata denunciata in particolare ‘la politica di svuotamento di Gerusalemme est dagli arabi residenti’ attribuita allo Stato ebraico, puntando l’indice contro quello che ‘appare un approccio discriminatorio e umiliante’ dell’attuale governo israeliano verso i palestinesi”. La politica di Israele nei confronti dei territori palestinesi è controversa e io stesso ho espresso le mie critiche in varie occasioni. Ma non si può “puntare l’indice” e dunque colpevolizzare Israele falsificando i dati. I dati sono questi: nel 1967, al momento dell’annessione israeliana di Gerusalemme Est, la sua popolazione araba era di 71 mila (su un totale di 268 mila). Nel giugno 1983 gli arabi erano aumentati a 122 mila, alla fine del 2000 erano 209 mila, e all’inizio del 2010 sono 275 mila (su un totale di 780 mila). Fin qui, dunque, lo “svuotamento di Gerusalemme Est dagli arabi residenti”. Ma se andiamo qualche chilometro a Sud, a Betlemme, lo svuotamento della popolazione cristiana c’è e si vede. Chi comanda per le strade di Betlemme non è Israele bensì l’Autorità palestinese. Per l’islamizzazione della città della Natività la Chiesa Cattolica può ringraziare chi a lungo è stato il suo leader spirituale appunto in Terra Santa, il Patriarca Latino Monsignor Michael Sabah, che con la sua arrogante posizione anti-israeliana ha incoraggiato senza riserve il nazionalismo palestinese e ha finito per premiare il fondamentalismo musulmano. E i Cristiani, minacciati e depredati, se ne vanno. Le parole del Dialogo al Tempio (e la strage dei Copti in Egitto) invitano a un’onesta riflessione nella Chiesa Cattolica.

Sergio Della Pergola, Università Ebraica di Gerusalemme