Beshallàch…

Quest’anno il giorno della memoria capita nella settimana della parashà di Beshallàch ed era shabbat Beshallàch il 27 gennaio 1945, data della liberazione di Auschwitz. Alla fine della parashà abbiamo l’attacco di Amalek e il tentativo di distruggere il popolo ebraico appena uscito dall’Egitto e quest’attacco è diventato nella tradizione ebraica il simbolo dell’odio gratuito contro il popolo ebraico. Dio dice a Moshè di prepararsi a combattere contro Amalek l’indomani. Secondo alcuni Maestri contemporanei viene specificato che la guerra contro Amalek avviene l’indomani per sottolineare il fatto che l’unico modo di combattere chi vuole distruggere il popolo ebraico e trasformarlo in un reperto archeologico, è dimostrare che il popolo ebraico ha un futuro e vivere programmando continuamente il futuro. Credo che questo sia un insegnamento importante per quanto riguarda il Giorno della Memoria. Questo giorno ha un senso solo se la memoria del passato si proietta sul presente e sul futuro.

Alfonso Aribib, rabbino capo di Milano