Il rischio

Abbiamo avuto in questi giorni un bagno mediatico ed emozionale eccezionale, prima con un incontro interreligioso al massimo livello, poi con la celebrazione del Giorno della Memoria. Eventi tanto importanti quanto necessari, ai quali non possiamo sottrarci. Ma che richiedono attenzione. Perché le relazioni con un’altra grande religione o le memorie terribili del nostro passato (che possono persino diventare nelle celebrazioni ritualizzate una sorta di nuova religione) comportano un rischio, quello di deviare la nostra attenzione dai problemi reali, dalle priorità operative, dalla stessa percezione della nostra identità.

Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma