…identità

Affrontare la differenza e il rapporto tra le identità è oggi pane quotidiano di tutte le scuole e in particolare di quelle ebraiche. In genere gli insegnanti risolvono il problema applicando una di queste due formule prese a prestito dalla matematica: quella del “massimo comun divisore” che vuol superare le divisioni cercando di trovare i pochi ma importanti fattori comuni al gruppo in oggetto, oppure quella del “minimo comune multiplo” che cerca il massimo delle differenze per affermare ed esaltare a largo spettro la specifica ricchezza delle diversità. Ma è solo facendole applicare entrambe che si fa comprendere l’importanza di scomporre e analizzare i singoli fattori, quelli comuni e quelli diversi esaltando la possibile armonia all’interno della stessa nostra “razza”, la razza umana.

Sonia Brunetti, pedagogista