…giornalisti

Ethan Bronner è il corrispondente del “New York Times” da Gerusalemme, è sposato a un’israeliana e ha un figlio che veste la divisa di Tzahal. Alcuni gruppi di attivisti arabi hanno chiesto al giornale di richiamarlo perché “non più credibile” dopo la divulgazione delle notizie sul figlio. Il garante dei lettori ha dato loro ragione e ha sentenziato “è bene che torni”. Poi la parola è passata al direttore, Bill Keller, la cui risposta è stata: “Se rinunciassimo a Ethan per il figlio militare, poi ci chiederebbero di riunciare a mandare in Israele giornalisti sposati con israeliani e poi ci chiederebbero di non mandare dei giornalisti ebrei e poi ci sarebbero altri che ci chiederebbero di non mandare giornalisti sposati con arabi, o arabi loro stessi. Dunque Ethan resta al suo posto, anche perché fa un ottimo lavoro”. Una lezione di giornalismo, e anche di molto altro.

Maurizio Molinari, giornalista