Il Kkl pianta un ulivo all’Ospedale israelitico

Un albero di ulivo di oltre 100 anni, simbolo di pace e prosperità, da questa mattina presiede l’entrata dell’ospedale israelitico romano, per testimoniare l’eccellenza di un centro all’avanguardia. Erano presenti alla cerimonia, che sancisce un patto di amicizia tra l’Ente nazionale ebraico (Kkl) per l’ambiente, promotore dell’iniziativa, e l’ospedale israelitico, il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, e il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici. “Ci fa piacere essere considerati amici di un’istituzione così apprezzata e di così alto livello”, ha spiegato il presidente del Kkl Italia, Raffaele Sassun, sottolineando che “è particolarmente importante che il suggello a questo patto di amicizia sia stato posto dal ministro della Salute italiano”, a cui in precedenza era stato dedicato in Israele un altro albero di ulivo. Fazio, nel suo intervento, ha invece ricordato: “Stiamo rivedendo gli accreditamenti all’interno del Patto per la Salute” e “nell’articolato è specificato in modo chiaro che uno degli accreditamenti deve essere quello degli istituti religiosi”. Ma per avere questi accreditamenti, ha aggiunto il ministro, “bisognerà dare delle funzioni e dei servizi superiori, come quello dell’umanizzazione dei pazienti e della verifica e del controllo di qualità di quello che è il ‘costumer satisfaction'”.