Toaff…

Raccolgo volentieri l’invito del professor Sergio Della Pergola che invita a citare di più i rabbini italiani in questa rubrica, prendendo una frase di suo suocero, rav Elio Toaff, di cui stasera festeggeremo i 95 anni. Anche perché le doverose celebrazioni in suo onore rischiano di appiattire la sua immagine e la sua storia. Dopo la promulgazione della dichiarazione conciliare Nostra Aetate, nel 1965, rav Toaff fece un breve commento, cauto e poco entusiastico, nel quale tra l’altro diceva: “Gli ebrei potranno giudicare quelle parole solo quando ad esse seguiranno dei fatti… Il popolo ebraico, il popolo di D. (ed infatti- a nostro parere- nessuno può contestare la sua qualità di popolo e tanto meno la sua elezione) non deplora, ma condanna nella forma più categorica ed assoluta ogni persecuzione in quanto tale, tanto che sia rivolta verso i suoi amici, quanto contro i suoi nemici”.

Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma