Qui Torino – Yeud sull’informazione

Si è concluso ieri a Torino il terzo appuntamento di «Yeud», il progetto che mira alla formazione dei futuri leader delle nostre Comunità. L’idea è nata grazie alla sinergia tra l’assessorato ai Giovani dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, il Corso di Laurea in Studi Ebraici e L’Unione Giovani Ebrei d’Italia (Ugei).
Nel terzo capitolo di questo percorso, coordinato dalla vicepresidente Ucei, Claudia De Benedetti, è stata protagonista la Comunicazione: i ragazzi hanno avuto l’opportunità di ascoltare i direttori delle più importanti testate comunitarie. Venerdì scorso il giornalista Guido Vitale, che coordina i dipartimenti Informazione e Cultura dell’Unione, ha ripercorso la storia della nascita del Portale dell’ebraismo italiano www.moked.it e del giornale dell’ebraismo italiano Pagine ebraiche. E non è mancata la testimonianza dei giovani praticanti, che da ormai diversi mesi lavorano in redazione. È stata poi la volta di Amalia Luzzati, vicepresidente dell’Ugei, che ha raccontato la rinascita dello storico giornale dei giovani, Hatikva. Sabato non potevano mancare gli interventi dei direttori delle testate delle comunità di Roma e Milano. Giacomo Kahn e Fiona Diwan hanno esaminato le problematiche che stanno dietro la pubblicazione di un mensile ufficiale di una Comunità. A raccontare la sua esperienza è stato poi David Sorani, direttore della storica testata torinese Hakeillà: un giornale ebraico indipendente.
Il contributo dei direttori è servito a fotografare la comunicazione nelle nostre Comunità. Nonostante la situazione particolare in cui si trovava la realtà torinese, nel pieno della polemica sull’incarico revocato al suo ex capo rabbino, non sono mancate, oltre l’ospitalità, gli interventi delle massime cariche. Rav Somekh ha aperto i lavori il venerdì raccontando la sua esperienza di lavoro nel capoluogo piemontese. Di seguito gli interventi del presidente della Comunità Ebraica di Torino, Tullio Levi e della direttrice delle Scuole, Marta Silva. Infine la testimonianza dell’Assessore alla Cultura, Sara Kaminski. Tra gli ospiti, molti nomi della comunicazione ebraica e non: da Angelo Pezzana tra i fondatori del Salone del Libro di Torino e promotore di Informazione corretta, a Vera Schiavazzi, direttore del Master in Giornalismo dell’Università di Torino e giornalista de La Repubblica, che ha messo a confronto l’esperienza della Comunità Valdese con quella ebraica. Anche qui la parola d’ordine è stata Comunicazione. Un pilastro oggi fondamentale per la formazione dei leader di domani.

Alan Naccache