Qui Firenze – Nuovi elementi sul coraggio di Bartali

Nel decennale della sua morte, gli organizzatori del Giro di Italia 2010 gli hanno dedicato la tappa paesaggisticamente più bella della competizione in rosa: da Carrara a Montalcino, passando per le strade bianche, polverosi sterrati che fanno pensare ad un ciclismo di altri tempi. Come sfondo di lusso, negli ultimi 40 chilometri del percorso, file di maestosi cipressi che, con la loro solennità ed eleganza, rendevano omaggio anch’essi ad uno dei più grandi campioni mai visti sui pedali: Gino Bartali, l’uomo che con la sua vittoria al Tour de France del 1948 salvò l’Italia dalla guerra civile, oppure Gino Bartali, l’eroe silenzioso che decise di opporsi al regime nazifascista mettendosi dalla parte dei perseguitati e tenendosi quella storia tutta per sé (o quasi) fino alla morte.
Gli alberi dello Yad Vashem sono meno caratteristici di quelli della campagna toscana. Ma i loro rami e le loro foglie rendono il giusto onore a chi scelse il Bene quando abbracciare il Male era decisamente più facile. Tanti i nomi di salvatori italiani nel giardino dei Giusti: a breve un albero potrebbe essere dedicato anche al fuoriclasse di Ponte a Ema. Già, perché Giulia Donati, 88enne ebrea fiorentina residente a Tel Aviv dal 1974, nei giorni scorsi ha aperto il rubinetto dei ricordi e ha fatto il suo nome tra coloro che si prodigarono per strapparla alle grinfie dei persecutori. Ulteriore conferma di quello che molti già sapevano: Bartali era una staffetta della rete clandestina della Delasem e nascondeva nella bicicletta documenti di ebrei da falsificare o già falsificati, preziosi lasciapassare per la speranza di un futuro migliore. Uno di questi documenti era per Giulia, che nel 1943 si era rifugiata insieme ai familiari in una casa nei pressi di Lido di Camaiore.
La notizia che è arrivata una testimonianza per Bartali si è rapidamente diffusa a Firenze e dintorni. Se ne parla al bar, nelle case, nelle stanze della Comunità Ebraica e verosimilmente se ne parla anche ai piani alti della politica: Matteo Renzi, giovane sindaco del capoluogo toscano, non ha mai fatto mistero della sua ammirazione per Ginettaccio e ne ha più volte ricordato i meriti extrasportivi di ciclista per la Giustizia e per la Libertà (l’ultima volta in occasione della cerimonia ufficiale che ha consegnato agli ebrei e alla cittadinanza una sinagoga finalmente restaurata e illuminata). È pertanto probabile che nelle prossime ore arrivi un suo commento a mezzo stampa. Nel frattempo Andrea Bartali, figlio del grande Gino, esterna al telefono la sua felicità: “Mi sembra che l’iniziativa partita negli scorsi mesi per piantare un albero in onore di mio padre abbia avuto un impulso molto forte da quando Pagine Ebraiche ne ha parlato in aprile. La prima testimonianza, infatti, è arrivata proprio grazie al vostro giornale. Speriamo che ne arrivino presto anche altre”.
Divulgata in anteprima da Unione Informa, la newsletter quotidiana UCEI (Unione Comunità Ebraiche Italiane), la notizia che la signora Donati ha fatto il nome di Ginettaccio è stata lanciata dall’agenzia di stampa Ansa nel pomeriggio di domenica e ripresa da alcune tra le più importanti testate locali. Il possibile conferimento dello status di Giusto tra le Nazioni a Bartali ha avuto ampio risalto sulle pagine di Nazione, Repubblica Firenze e Corriere Fiorentino (con lancio in prima pagina). Per poi oltrepassare i confini cittadini e ottenere visibilità su tutto il territorio italiano. Sia Corriere dello Sport che City, quotidiano leader nella free press, hanno riportato il lancio Ansa. E il tam tam mediatico che ne è nato è stato tale da raggiungere anche il piccolo schermo: Studio Aperto, il telegiornale di Italia 1 seguito ogni giorno da svariati milioni di telespettatori, ha dedicato un lungo servizio agli ultimi sviluppi che vedono lo storico rivale di Fausto Coppi ogni giorno più vicino ad ottenere il massimo riconoscimento dello Stato di Israele. Intanto, mentre la notizia passa di bocca in bocca, alcune voci fanno pensare che a breve ci saranno ulteriori novità positive. A presto con gli aggiornamenti.

Adam Smulevich