Qui Venezia – Vittorio Ravà al timone del Casinò lagunare

Vittorio Ravà è il nuovo amministratore delegato del Casinò di Venezia. La nomina è stata annunciata ieri dal presidente del Casinò Mauro Pizzigati, che ha convocato il Consiglio di amministrazione per cooptare il nuovo consigliere. Il Consiglio ha inoltre deliberato di nominare Ravà sia amministratore delegato sia direttore generale, riunendo nella stessa persona due cariche prima distinte. La scelta di un sostituto alla direzione della casa da gioco si è resa necessaria in seguito alla vicenda che ha coinvolto l’ex direttore generale Carlo Pagan, dimessosi a maggio e nominato poi amministratore delegato del Casinò di Campione d’Italia.
Un’importante responsabilità, nei confronti dell’intera Comunità veneziana, attende quindi il nuovo amministratore delegato e direttore generale. Vittorio Ravà, già responsabile della comunicazione per Benetton e Fiat Auto, ha rivestito inoltre la carica di vicepresidente dell’Upa (Utenti pubblicità associati) è stato amministratore delegato della concessionaria di pubblicità Publikompass, nonché opinionista economico del quotidiano Libero. Esperto di strategie della comunicazione, è stato consulente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e si è occupato, nell’ambito del turismo, di un progetto di sviluppo di itinerari turistici per la Provincia di Trieste. Ha inoltre curato nel 2008, insieme al professor Umberto Collesei, un volume dedicato a “La comunicazione d’azienda” edito dalla ISEDI.
L’edificio che ospita il Casinò è stato progettato da Mauro Codussi, uno tra i più geniali architetti del rinascimento lagunare, il palazzo fu la dimora di Andrea Loredan, autorevole esponente del patriziato veneziano, che dovette cederlo per problemi economici nel 1581 al Duca di Brunswick, stregato dalle meraviglie di Venezia, per la somma di 50 mila ducati. Il palazzo venne poi ceduto a Guglielmo III Gonzaga, marchese di Mantova e poi al patrizio Vittore Calergi, originario dell’isola di Candia, prima di essere ereditato dalla famiglia Vendramin, legata da parentela con i Calergi, acquisendo così il suo nome attuale.
Gli ultimi eredi dei Vendramin vendettero il palazzo nel 1844 a Maria Carolina Duchessa di Berry, personaggio di altissimo lignaggio nonché figlia del principe ereditario del Regno delle Due Sicilie, nipote dell’imperatore Leopoldo II Asburgo e sposa del secondogenito del futuro re di Francia Carlo X. In seguito alla morte della Duchessa, Ca’ Vendramin Calergi fu co-abitata dal Conte de’ Bardi e dai Duchi di Grazia, che ospitarono Richard Wagner nel periodo in cui il compositore tedesco stava lavorando alla stesura del suo Parsifal.
Nel 1946 Ca’ Vendramin Calergi venne infine ceduta al Comune di Venezia che ne fece la sede invernale della Casa da Gioco municipale, oggi affiancata dalla moderna struttura del Casinò di Ca’ Noghera. Risorsa essenziale per l’economia della città lagunare, il Casinò municipale di Venezia è oggi una società per azioni sotto il controllo del Comune di Venezia e rappresenta, con più di 185 milioni di euro versati nella casse comunali per il 2008, uno dei maggiori contribuenti della città. Somme consistenti che ogni anno vengono messe a bilancio e reinvestite nel sociale, in iniziative culturali e nel settore del turismo.

Michael Calimani