Giornata Europea della Cultura Ebraica – Gattegna: “La cultura strumento di progresso”

“La cultura è uno strumento di progresso e la Giornata Europea della Cultura Ebraica è il frutto della grande evoluzione nei rapporti tra ebraismo e società”. Sono le parole con le quali Renzo Gattegna, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ha aperto questa mattina il suo intervento durante la presentazione – al Ministero per i Beni e le attività culturali dell’undicesima Giornata Europea della Cultura Ebraica che si svolgerà domenica 5 settembre 2010. “l’ebraismo è un insieme di antico e moderno ha proseguito Gattegna non è solo una religione ma anche cultura, storia e molto altro. Noi abbiamo il desiderio di conoscere, e di farci conoscere”.
A dialogare con i giornalisti, parlando di un evento che anno dopo anno coinvolge un pubblico sempre più folto ed entusiasta (lo scorso anno, oltre sessantamila presenze), il sottosegretario per i Beni e le attività culturali Francesco Maria Giro, che ha ricordato come “dai tempi antichi fino a oggi l’ebraismo è presente in Italia con un patrimonio culturale motto importante la Giornata Europea delta Cultura Ebraica è l’occasione per parlare della sua valorizzazione direzione verso la quale ci stiamo muovendo, ed è un ‘memento’ per mantenere gli impegni”.
La manifestazione che ‘apre te porte’ del mondo ebraico si svolge in ventotto Paesi del vecchio continente e vede coinvolte in Italia ben sessantadue località. Quest’anno sarà Livorno la città ‘capofila’ per l’Italia.
“Livorno è una città simbolica per l’ebraismo italiano, città di mare, porto di accoglienza degli ebrei cacciati dalla penisola iberica, e dei profughi dell’area mediterranea” lo ha detto Alain Elkann, consigliere del ministro, ricordando la lunga storia di integrazione tra la popolazione locale e la comunità ebraica. “l’Italia – ha aggiunto Elkann – è la capitale dell’arte e della bellezza, e la cultura ebraica italiana fa parte di questo straordinario patrimonio”.
Yoram Ortona, consigliere UCEI delegato alla Giornata, ha osservato come “Il mare nella storia ha sempre significato il ‘mezzo’ di arrivo e di partenza di genti e di popoli, di flussi migratori e di spostamenti, verso luoghi di approdo e di salvezza per migliaia di uomini, anche nella nostra epoca. Il mare è sempre stato un simbolo di libertà”.
E di Livorno ha parlato il presidente delta locale Comunità Ebraica, Samuete Zarrough, che ha sottolineato come il programma previsto sarà molto variegato. Livorno è sempre stata una città aperta e tollerante, dove non sono mai esistiti ghetti ebraici. E se noi siamo stati sempre bene accolti, il 5 settembre saremo noi ad accogliere la cittadinanza alle nostre iniziative, che spazieranno dalla cultura all’arte, all’enogastronomia, a molto altro”.
Da Nord a Sud, da Est a Ovest, l’ebraismo italiano dà vita a itinerari e visite guidate, concerti e spettacoli, mostre e conferenze, percorsi enogastronomici, incontri e confronti, all’insegna della conoscenza di una grande cultura, antichissima seppur profondamente immersa nella modernità. Il tema scelto quest’anno quale ‘fil rouge’ che lega tutte le manifestazioni è Arte ed ebraismo: un binomio molto affascinante e ricco di spunti e suggestioni, visto anche il rapporto complesso tra rappresentazione figurativa e tradizione ebraica.
La Giornata Europea della Cultura Ebraica gode dell’Alto Patronato del presidente della Repubblica ed è patrocinata dal Ministero per i Beni e le attività culturali, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministro per le Politiche Europee. Il programma, in continuo aggiornamento, è già consultabile sul sito www.ucei.it/giornatadellacultura. Per i giornalisti e gli operatori dei media è attiva l’area stampa da cui si possono scaricare comunicati, foto, testi e altro materiale.