Tel Aviv: la Miami beach del Mediterraneo

Sabbia fina, ombrelloni, bar e ristoranti, campi da calcio e beach volley, palestre all’aperto. È il lungomare di Tel Aviv, chilometro dopo chilometro in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi amante della tintarella. Oggi la vivace spiaggia che nella lunga estate israeliana diventa il cuore della vita della città, diurna e notturna, ha visto ufficializzare le sue ambizioni di meta ideale per vacanze all’insegna delle due emme (mare & movida). La prestigiosa rivista National Geographic ha inserito la spiaggia di Tel Aviv al nono posto della top ten delle spiagge cittadine del mondo. Prime tre classificate Barcellona, la sudafricana Cape Town, e Honolulu, arcipelago delle Hawaii, tanto per capirci. Scrive il National Geographic: “Nella ‘bolla’, come viene spesso definita la città per la tendenza dei suoi abitanti a rimanere indifferenti di fronte alle tensioni della regione, si trovano ristoranti, locali, discoteche aperte fino all’alba. E di giorno è a disposizione una spiaggia che si estende per oltre otto miglia (13 chilometri), letteralmente a pochi passi dalla città”. Così Tel Aviv si è guadagnata la definizione di Miami Beach del Mediterraneo, e vede legittimata la sua aspirazione a diventare un polo di attrazione per il turismo giovane, che abbina volentieri bagni e discoteche alla visita delle bellezze naturali e storiche che Israele offre in ogni luogo. Considerando che nelle sere d’agosto, lungo la promenade (tayelet in ebraico), si sente parlare più francese, inglese e italiano dell’ebraico, il percorso sembra imboccato.

Rossella Tercatin