…Irving

Il resoconto, apparso sul Corriere di ieri, di David Irving che se ne va in giro in Polonia con un branco di maturi discepoli, in grado di pagare il suo profumato onorario, osannando Hitler e negando la Shoah, ha del grottesco. Non varrebbe la pena di degnarlo di attenzione se non fosse che una delle sue tappe è Treblinka (dal momento che ad Auschwitz non lo fanno andare). Ora, Treblinka non ha forse la valenza simbolica di Auschwitz, ma è il luogo dove sono stati sterminati centinaia di migliaia di ebrei polacchi, in gran parte provenienti dal ghetto di Varsavia. Il campo fu smantellato nel 1943, dopo una rivolta dei prigionieri, alcune centinaia dei quali riuscirono a fuggire. Una settantina di loro non saranno ripresi. I prigionieri rimasti in vita dopo lo smantellamento del campo furono mandati nel campo di sterminio di Sobibor. E’ questo il luogo di morte che Irving si prepara a profanare nel suo viaggio turistico. Dovremmo chiedere al governo polacco di impedirglielo.

Anna Foa, storica