male…

…poiché l’inclinazione dell’uomo tende al male fin dalla sua fanciullezza (Bereshit 8, 21). Rav Shimshon Refael Hirsch (1808 – 1888) s’interroga su questa espressione e solleva una perplessità: com’è possibile che un essere umano appena nato, possa tendere al male ed essere traviato? Secondo Rav Hirsch, il Signore usa questi termini per definire solo una generazione, quella del diluvio (Dor Hamabul) che, nella storia dell’umanità, rimane unica nel suo genere perché effettivamente malvagia fin dalla sua formazione tanto da causare il diluvio universale. Tuttavia, bisogna notare che l’espressione in questione, è detta dal Signore dopo il diluvio, per motivare il fatto che non avrebbe senso colpire ancora la terra a causa dell’uomo perché purtroppo “tende al male fin dalla sua fanciullezza”. Dunque, senza nulla togliere all’ottimismo di Hirsch che crede nella bontà originaria dell’essere umano (quando nasce) e che solo la vita e la società lo può portare a tendere verso il male, dovremmo cominciare guardare al mondo che ci circonda e a noi stessi, nel tentativo di capire se “quella” generazione sia da definirsi ancora unica nel suo genere, anche perché il Signore ha promesso che non ci sarà più un diluvio a “salvarci”…

Adolfo Locci, rabbino capo di Padova