Haaretz, Cisgiordania: “Tshal non ha più ricercati”

8 novembre 2010
A dieci anni dall’inizio dell’Intifada al-Quds, la ribellione armata dei palestinesi, Tsahal (l’esercito israeliano) non ha più ricercati in Cisgiordania. A dare la notizia è stato il quotidiano israeliano Haaretz.
Secondo il giornale nella Cisgiordania settentrionale – dove un tempo, fra Nablus e Jenin, agiva il principale motore propulsore nella organizzazione di attentati – la lista dei palestinesi ricercati da Israele è adesso vuota. L’ultimo attentato kamikaze partito da quella zona risale al 2006. Nella Cisgiordania meridionale, in particolare presso Hebron, la lista include ormai pochi nomi. Questi sviluppi sono stati favoriti anche dalla costruzione della Barriera di sicurezza, che ha molto ostacolato la realizzazione di attentati, e gli arresti sistematici in questi anni di migliaia di sospetti. Al tempo stesso, aggiunge Haaretz, va menzionata anche la cooperazione fra Tsahal e i servizi di sicurezza dell’Anp di Abu Mazen i quali hanno moltiplicato le loro attività a partire dal 2007 per impedire a Hamas di compiere anche in Cisgiordania un putsch come quello realizzato nella Striscia di Gaza.