Atti vandalici a Modena: distrutta la lapide in memoria delle vittime dei campi di concentramento nazisti

“Un gesto inqualificabile di razzismo e di disprezzo, concepito da qualche mente delirante che ignora la storia e i principi della civile convivenza” così ha commentato il sindaco Giorgio Pighi, la distruzione della lapide che ricorda le vittime dei campi di sterminio nazisti la scorsa notte a Modena, nel Parco della Resistenza. La lapide, inaugurata il primo febbraio 2004, era già stata distrutta nelle settimane successive e ricostruita dal Comune lasciando volutamente in evidenza i segni dell’atto vandalico. “Per la seconda volta – ha ricordato Pighi – ci troviamo di fronte ad un gesto che esprime disprezzo nei confronti delle vittime di una pagina tragica della storia del Novecento, che ha visto l’annientamento di sei milioni di ebrei nei campi di sterminio. Purtroppo anche l’Italia ha dato il suo infame contributo, con l’approvazione delle leggi razziali del 1938. La cultura dell’odio è ancora presente e bisogna rafforzare gli anticorpi per evitare che, nella mente di qualche delirante, il razzismo di oggi contro gli stranieri si fondi con il razzismo di ieri contro il popolo ebraico”. Già nella mattina – ha fatto sapere il Comune – l’assessore ai Lavori pubblici Antonino Marino ha attivato gli uffici del Servizio logistica e manutenzione per recuperare i frammenti della lapide e ripristinarla. “Anche in questo caso – ha precisato l’assessore – la lapide sarà ricostruita lasciando in evidenza i segni di un atto vandalico che esprime disprezzo per le persone e per la storia”.