Memoria…

Non basta dire “Giornata della Memoria”. Quando si parla di memoria bisogna specificare chi ricorda e cosa ricorda. Nel calendario ebraico la prima giornata della memoria – yom hazikkaron- è il Capodanno, quando il Signore ricorda tutte le sue creature e speriamo che lo faccia con misericordia. Poi c’è il nostro ricordo dell’uscita dall’Egitto, che facciamo a Pesach, di Sabato e anche in tutti giorni. E ancora, alla vigilia di Purim, il ricordo di Amalek, nello Shabbat Zakhor, il Sabato in cui “ricorda” è un imperativo (Devarim 25:17). E ancora il ricordo della distruzione del Tempio e di tutto il resto, nei giorni di digiuno appositi, in cui siamo noi a ricordare ma anche a chiedere al Signore di ricordare cosa c’è successo (Ekha 5:1). Possiamo aggiungere il ricordo della resistenza al nazismo e delle guerre recenti di Israele e delle loro vittime. Ma in questa giornata della memoria, per essere chiari, sono gli “altri” che devono ricordare cosa è stato.

Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma