psicologia idolatrica…

La Torah ci racconta che un’assenza di poche ore di Moshè fa perdere la testa al popolo che chiede minacciosamente ad Aron di fabbricare un capo che potesse sostituire Moshè creduto scomparso. Il rav Mohilever di Bialystok, rabbino sionista del diciannovesimo secolo, si chiede perché gli ebrei non abbiano chiesto direttamente ad Aron di sostituire lui stesso il fratello. In fondo lo conoscono bene, anche Aron è stato sempre un riferimento per il suo popolo condividendo la leadership con suo fratello. Quale migliore sostituzione? Eppure gli ebrei pur di non riconoscere ruolo e autorità a una persona di valore cresciuta in mezzo a loro, preferiscono un vitello inanimato fabbricato a proprio uso e consumo. Non sta forse anche in questa confusione la psicologia idolatrica?

Roberto Della Rocca, rabbino