Qui Siena – Donne ebree dell’Unità d’Italia

Un intenso percorso nei volti, per celebrare i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia e per ricordare le tante donne ebree che hanno contribuito in vario modo alla nascita e allo sviluppo del paese. La sezione senese della Comunità ebraica di Firenze inaugura questo pomeriggio alle 17 alla Biblioteca degli Intronati di Siena la mostra fotografica Donne ebree dell’Italia unita a cura del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC di Milano. Promossa nell’ambito delle iniziative dedicate dall’assessorato alle Pari opportunità della Provincia all’Otto Marzo, festa della donna, l’iniziativa è la prima di un calendario di attività che si svolgeranno nel corso dell’anno su proposta del nucleo ebraico senese. Ad aprire l’incontro odierno sarà una conferenza di Monica Miniati, autrice del libro Le “emancipate”. Le donne ebree in Italia nel XIX e XX secolo. Seguirà un tuffo nelle immagini, per una serata declinata interamente al femminile. “La nostra – spiega Paola Mortara, responsabile dell’Archivio Fotografico del CDEC – è una storia per immagini che inizia come tutte le storie con “C’era una volta…” prendendo l’avvio da volti di donne ritratte nei gesti quotidiani come nei momenti dell’intimità familiare. Il racconto prosegue con figure emblematiche dell’impegno sociale e politico che ha contraddistinto i primi decenni del Novecento, quando la donna ebrea, imbevuta degli ideali risorgimentali e amor patrio, si è fatta promotrice di iniziative educative e si è impegnata nelle lotte sindacali e di emancipazione femminile. Fino ad arrivare ad esempi di impegno sociale e politico dei giorni nostri”. Dall’uscita dei ghetti all’Unità d’Italia, il Risorgimento ha segnato una stagione di nuovi diritti e libertà per la minoranza ebraica che partecipò con entusiasmo ai moti che affrancarono il paese da secolari schiavitù. Sull’onda delle conquiste risorgimentali iniziò il percorso di integrazione e affermazione delle donne ebree italiane. Folta è la schiera di quante tra loro si dedicarono alla scrittura dando vita a una straordinaria saga di letteratura per l’infanzia, libri di cucina, novelle e romanzi. Ma non mancano esempi di donne ebree commercianti, artiste, stiliste di moda, scienziate, giornaliste e perfino pilote d’aereo. Conquiste affascinanti raccontate dalla mostra fotografica del CDEC in cui si fondono sfide professionali e identitarie. “Tanta strada – conclude Mortara – è passata dall’epoca in cui il ruolo della donna ebrea era prevalentemente limitato all’interno del nucleo familiare. Allo stesso tempo però la donna rimane la figura centrale della famiglia ebraica, depositaria e trasmettitrice della vita religiosa quotidiana dalla stretta osservanza delle regole alla celebrazione delle festività fino al semplice mantenimento di ricette tradizionali. Tante vite vissute diversamente: tante donne, tante cittadine, anche quando il paese nel periodo della persecuzione non le ha più riconosciute come tali. Per questo raccontando 150 anni di vita nazionale in questa storia per immagini non possono mancare i volti di quelle vittime di colpe indelebili di un passato che non va rimosso ma trasformato in monito contro ogni forma di discriminazione”. La mostra Donne ebree dell’Italia unita resterà aperta al pubblico fino al 15 marzo con orario 10-13 e 15-18.30.