comunicazione…

C’è stata un’interessante discussione a proposito della diffusione su kolot di un articolo del Corsera che raccontava la storia di due asili in Israele che sono stati separati da un muro. Qualcuno ha osservato che non dobbiamo essere noi a parlar male d’Israele, qualcuno ha criticato l’articolo per una visione parziale e disinformata, altri hanno rivendicato pieno diritto all’informazione, bella o brutta che sia. Su questo problema c’è un illustre precedente, la storia degli esploratori mandati da Moshè a vedere la terra di Canaan. Dieci di loro – e con loro il popolo che gli aveva creduto – furono puniti per maldicenza. Il midrash racconta che c’era stato un provvidenziale aumento di mortalità in Canaan, allo scopo di distrarre l’attenzione degli abitanti dalla visita degli intrusi; che però non capirono la cosa, videro solo tanti funerali e al loro ritorno riferirono il fatto con le parole drammatiche “è una terra che divora i suoi abitanti” (Bemidbar 13:32). Anche per questa frase furono puniti. Come a dire che il decoro di Eretz Israel va protetto e quanto vi accade va descritto in termini obiettivi e non con mezze verità.

Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma