…memoria

Per Roma, i momenti più tragici della guerra, quelli che hanno lasciato una ferita aperta nell’anima stessa della città, sono il bombardamento di San Lorenzo e in misura ancor maggiore la razzia del 16 ottobre e l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Come smettono di sanguinare le ferite di tal fatta? Ed è giusto che si rimarginino, o devono continuare a sanguinare, per sollecitare nel dolore la memoria? Il monumento delle Ardeatine, il sacrario, le tombe offrono un’immagine straordinaria di serenità, di una memoria perpetuata senza strepito e senza retorica. E’ in questo luogo che ieri Benedetto XVI si è recato, terzo pontefice a farlo dopo Paolo VI e Giovanni Paolo II, insieme al Rav Di Segni e ai familiari, a rendere omaggio alle vittime tutte, cristiane ed ebree, credenti e non credenti, di fronte a quelle tombe di pietra tutte uguali, quasi fossero una.

Anna Foa, storica