Elogio del libro

Ciascuno ha un rapporto personale con i libri. E un libro si rivela solo a chi, accogliendolo, trova ospitalità nelle sue pagine. E lo scrittore, che ci presta le sue parole, ha preso a prestito il suo volto dalla lingua.
La nostra vita è un lungo testo enigmatico. Tentiamo di interpretarlo giorno per giorno, pagina per pagina. I libri ci aiutano. Percorrendo un libro leggiamo solo quel poco che contiene della nostra vita. Il nostro passato si dibatte nel passato immemoriale del libro, nel suo «diceva». Le nostre parole sono così ancorate nei recessi della memoria, da rischiare di svanire; è necessario rileggerle scandite da un’altra voce. Perciò ogni libro, mentre si sforza di entrare nel secolo, è fuori dal tempo.

Donatella Di Cesare, filosofa