crisi…

In questi ultimi giorni abbiamo rischiato una crisi di cui francamente non sentivamo alcun bisogno. Alcuni passaggi di un discorso dell’ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede, in occasione della consegna della medaglia del Giusto alla memoria di un sacerdote cattolico, hanno proposto un’interpretazione molto apologetica del ruolo del Vaticano il 16 ottobre del 1943. Lo stesso ambasciatore si è poi affrettato – ammirevolmente – a ridimensionare la portata delle sue affermazioni (che ha definito personali e premature) ma subito qualcuno ne ha fatto buon uso e non è improbabile che la cosa verrà ripresa e sfruttata in seguito. La crisi che si è delineata è tra Stato d’Israele e Comunità della Diaspora, perché la Diaspora talvolta rischia di rimanere sola mentre difende certi valori e certe memorie. La crisi sembra rientrata, lo Stato d’Israele non c’entra, ma il messaggio deve essere chiaro, con tutta la solidarietà e la fratellanza indiscussa: esistono anche per noi valori irrinunciabili.

Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma