…complotti

La spiegazione complottistica sembra godere di nuova vita in questi giorni. La adotta la Lega Nord, perché qualcuno ha osato indagare la consorte del capo. La fa propria l’Ayatollah Ali Khamenei, aprendo ieri a Teheran la «Prima conferenza internazionale sul Risveglio Islamico» a proposito degli avvenimenti libici chiedendo che nessuno si faccia attrarre dal “perfido Occidente”. Si potrebbe osservare che chi continuamente vede complotti, è perché al fondo vorrebbe farli. O forse il parlarne è un indizio che ci avverte di un dato più profondo: non sapendo come ritrovare un consenso, si ritiene sia sufficiente evocare qualche nemico potente, un comitato di affari lontano che trama alle spalle degli ingenui, per recuperare quella popolarità che un tempo costituiva un dato di forza.

David Bidussa, storico sociale delle idee