…diritti

Il Tribunale amministrativo regionale del Piemonte ha bocciato il ricorso della Lega contro la costruzione di una moschea in via Urbino a Torino. Interessanti le motivazioni con cui Vladimiro Zagrebelsky su La Stampa di ieri commenta la sentenza. Dopo aver sottolineato che si tratta di una sentenza, saldamente fondata sui principi di libertà religiosa sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione Europea dei diritti dell’uomo, Zagrebelsky ci ricorda però che molti paesi, parzialmente o integralmente ispirati alla Sharia, non riconoscono tali diritti e limitano pesantemente la libertà religiosa dei non musulmani, in particolare quella dei cristiani. Ma i principi giuridici a cui si ispira l’Europa impediscono la reciprocità, perchè in Europa i diritti e le libertà fondamentali appartengfono all’individuo originariamente e non per concessione degli Stati. Questo vuol dire che nessuno può essere limitato nei suoi diritti perchè nello Stato da cui proviene, o nella religione a cui appartiene, tali diritti non sono rispettati. L’argomento è importante e mi sembra valga la pena di sottolinearlo, perchè credo che possa far uscire da rigidezze e ovvietà il dibattito su questi temi, un dibattito destinato certamente a diventare sempre più acceso e coinvolgente. La libertà religiosa, il diritto di cambiare religione, l’uguaglianza dei culti di fronte alla legge fanno parte del nostro patrimonio di civiltà. “Possiamo dire, conclude Zagrebelsky, che siamo fortunati ed anche orgogliosi di ciò che avviene da noi, in Europa”.

Anna Foa, storica