…Stanislaw Vincenz

Nel suo racconto Qu’une larme dans l’ocean pubblicato nel 1983, lo scrittore polacco (e non ebreo) Stanisław Vincenz così riferisce: ” Durante il mio esilio in Ungheria conobbi un giovane chassid del luogo che aveva trascorso alcuni anni in una yeshivà in Polonia, dal noto rav Rokach a Bełzec . […] Aveva dei nuovi documenti “ariani” nei quali si chiamava Stanisław Zięba. […] Zięba nel periodo trascorso nascondendosi durante l’assedio di Budapest si era dedicato con passione alla lettura. “Le letterature che più mi affascinano – mi disse – sono quella russa e quella polacca. Quella russa, Dostoevskij e Tolstoj, tratta delle questioni umane, e quella polacca della religione”. “E che opere ti interessano della letteratura polacca?”, gli chiesi. Mi rispose senza esitare: “Il grande Maggid, le parole dello stesso Baal Shem Tov, Mendel di Vitebsk, Nachman di Bratslav e altri”.

Laura Quercioli Mincer, slavista