Tea for two – Narcisismi

Da accanita sostenitrice dei telefilm made in Usa sono giunta ad una conclusione: sembra che ogni soap, ogni drama, ogni sit-com non possa far a meno del suo personaggio di religione ebraica. Ricordo ancora come ero andata in sollucchero quando a dieci anni o poco più ho assistito al matrimonio di Donna e David di “Beverly Hills 90210” celebrato al cospetto di un rabbino. Perché inutile negarlo, possiamo essere scocciati, provare un leggero fastidio, ma fondamentalmente è davvero uno spasso accendere la tv e crogiolarci nel nostro narcisismo ebraico (Woody Allen in questo è maestro). Un telefilm sempre degli anni ’90 (i meravigliosi, terribili, voluminosi, grunge anni ’90) che non abbiamo potuto goderci fino in fondo è stato “La tata” con Fran Drescher. Nella versione originale Fran Fine è ebrea come lo è la sua sgangherata famiglia di zie stravaganti. In Italia per renderlo più nazional-popolare Fran è diventata Francesca Cacace, italoamericana nata a Frosinone. Infatti nella puntata del matrimonio (ebbene si, uno dei momenti cult di ogni telefilm è proprio il matrimonio) ci sono una serie di battute e di comparse con la kippah che stridono un po’ con il doppiaggio. L’ultimo personaggio in ordine di tempo è Schmidt, uno dei protagonisti di “New girl”, la nuova serie di Fox incentrata sulla graziosa Jess, interpretata da Zooey Deschanel che qualcuno ricorderà per il film “500 giorni insieme”. Schmidt, uno dei coinquilini di Jess non manca di rimarcare la sua fede ebraica con battute come ” Odio il natale, significa che è appena finito Hannukkah” o si offende mortalmente quando Nick lo accusa di aver speso 40mila dollari per la festa del suo Bar Mitzvah. Schimidt è di una stupidità che sfiora il sublime e allo stesso tempo riesce ad avere trovate geniali che risollevano il morale del gruppo. La serie ora in stop per le festività ha ricevuto una A come voto dal sito http://www.tvfanatic.com e arriverà il 25 gennaio in Italia sul canale satellitare Fox. Un appuntamento da non perdere!

Rachel Silvera, studentessa