…Eichmann

Si è inaugurata a Firenze, nell’ex carcere delle Murate, l’edizione italiana della mostra tenutasi a Berlino nel 2011, e curata dagli storici Ulrich Baumann e Lisa Hauff, “Il processo. Adolf Eichmann a giudizio. 1961-2011”. L’importanza del processo Eichmann per la costruzione della memoria della Shoah è fondamentale. Si trattò di un evento seguito dalla stampa di tutto il mondo, in cui sfilarono decine e decine di testimoni che raccontarono nei dettagli lo sterminio del popolo ebraico. Un evento che raccolse insieme gli israeliani sopravvissuti ai campi e quelli che venivano dai paesi arabi e non avevano conosciuto la violenza nazista, che sollecitò nel mondo intero l’attenzione, la commozione, la riflessione di storici, filosofi, gente comune, politici, scrittori. Hannah Arendt scrisse dopo avervi assistito un libro molto critico, La banalità del male, che suscitò vivaci polemiche non ancora sopite. Lì, in quell’aula di tribunale, prese avvio quel percorso di presa di coscienza, che la memorialistica fino a quel momento aveva appena iniziato, su cui ancora riflettiamo, su cui ancora ci poniamo domande, sui cui rapporti con l’oggi continuiamo a tormentarci.

Anna Foa, storica