…compostezza

Nel pensiero di Primo Levi trovano spazio questioni di grande attualità. Tra queste: la funzione pubblica dello scrittore civile; la qualità del lavoro a fronte del suo degrado; cosa voglia dire memoria; quale sia il rapporto e come coabitino sapere scientifico e sapere umanistico. A 25 anni da una morte che molti non capirono, che taluni perfino rifiutarono, bisognerebbe essere in grado valorizzare ed esaltare quei tratti di un pensiero che erano anche una condizione per pensare e a cui spesso nessuno bada: la ricchezza di suggestioni, la curiosità, l’ironia, il silenzio prima di rispondere, la sobrietà (forse il tratto che ci è più estraneo, immersi come siamo in un‘epoca dove l’urlo o l’atto narcisistico sono dominanti). In una parola la compostezza. Tutti aspetti che sono inattuali. E che proprio per questo sono interessanti. E che ci mancano.

David Bidussa, storico sociale delle idee