…democrazia

I recenti attacchi a Kabul richiamano l’attenzione sul fallimento della missione Nato e sull’illusione che ogni popolo tenda alla democrazia, in quanto ideale universale. La realtà attuale sta dimostrando esattamente il contrario: i sistemi più efficienti e più adatti a fronteggiare le crisi sembrano essere quelli non democratici, con una chiara gerarchia in cui la base è schiacciata dal vertice, al modo delle piramidi egizie. In Europa, la presenza delle oligarchie tecnocratiche e gli assalti dei populismi xenofobi e antisemiti stanno dimostrando che da questo cupo periodo potremmo uscire con i parametri democratici ampiamente modificati. Vengono in mente le parole del grande Edmund Husserl poco prima di morire, quando, alla fine degli anni ’30, vedeva sgretolarsi la civiltà europea: ma il crollo dell’Europa ha lo stesso significato del crollo, che so, della Cina o dell’India? Oppure, significa il tramonto dell’illusione democratica e degli ideali che la sorreggono? Va ricordato che Husserl era ebreo, dunque verso le piramidi doveva avere una naturale idiosincrasia…

Davide Assael, ricercatore