Bar Mitzvah Rap

Tralasciando il fatto che anche la sottoscritta è stata rapita da quella strana sciarada del triangolo Belén-Emma-ballerino Stefano che vede come demiurgo una Maria de Filippi che, nonostante tutti i tronisti, gli amorazzi stucchevoli e le maestre di danza animose propinateci da più di un decennio, non riesco proprio a non stimare. Se non altro per la sua vociona che tanto stride con i suoi timidi sorrisi. Ma ecco, mi sono persa in quello che volevo tralasciare. La vera notizia è un’altra. Conoscete Drake? Un rapper mediamente di successo a cui è capitato di cantare con Rihanna in una delle tante hit che non mancano di un nanananana (il nananana di Rihanna è un marchio di fabbrica, più o meno come l’ehhh del buon vecchio Vasco). Bene, sapete che tema ha scelto per il suo nuovo video HYFR il nostro Drake? Il Bar mitzvah! Il ragazzo, ebreo per parte di madre, ha deciso di celebrare nuovamente la sua maggiorità religiosa e rinsaldare il rapporto con le sue origini. A questo punto non resta che vedere come. Iniziamo con uno spezzone di un classico video amatoriale in cui si vede il riccioluto bimbo Drake con un gilet a dir poco agghiacciante, poi cambio di scena: sinagoga di Miami, Lil Wayne che rappa l’intro. Drake serio esordisce: “I got to do what I got to do”, quasi dovesse compiere un regolamento dei conti. Piccola notazione: la sinagoga di Miami sembra una villa dei Brangelina. Uomini truci annuiscono mentre il cantante legge i rotoli della Torah. Poi nuovamente puff, cambio di scena, ci spostiamo nella sala adibita per la festa con la torta tipica da Bar mitzvah con tanto di foto glassata e scritta. Drake sollevato sulla sedia non mostra il terrore negli occhi di chi sa che sta per fare un bel ruzzolone. In tutto ciò ad adornare la sala ci sono un gruppo nutrito di donzelle in abiti discinti che si buttano nelle danze e uomini con la kippah abbastanza su di giri. La cosa mi lascia perplessa, non capisco bene quali siano gli intenti del caro Aubrey Drake Graham. Ha tentato una commistione singolare tra il mondo dal rap con tanto di turpiloquio ed ebraismo, per fondere la sua doppia anima? Si era stufato dei soliti video con catene al collo e donnine di plexiglass e ha voluto metterci un tocco di jewishness? Vedendolo con una sorta di magnanimità di fondo ci farà sorridere, in fondo è sempre quel bambino con gli occhi da panda e quel gilet orribilmente sublime. E poi anche se volessimo arrabbiarci con Drake che ha un po’ esagerato, bisogna prima vedersela con una vasta gamma di commenti antipatici e antisraeliani che sono piazzati sotto il video su youtube.

Rachel Silvera, studentessa – twitter@RachelSilvera2