Essere ebrei, riflessioni filosofiche

“Da Sigmund Freud a Ludwig Wittgenstein la questione dell’identità ebraica attraversa tutta la cultura del Novecento. Ma è soprattutto la filosofia degli ultimi decenni che, in forme e modalità differenti, si interroga sul significato di ‘essere ebrei’. L’ebraismo sembrerebbe sfuggire a una definizione concettuale. Eppure è proprio questa la sua forza dirompente, in grado – come suggeriscono Emmanuel Lévinas o Jacques Derrida – di dischiudere un nuovo pensiero, di indicare la via per superare la metafisica occidentale e per delineare una logica dove – anche in senso etico e politico – il terzo non è mai escluso”. È a queste parole che la filosofa Donatella Di Cesare, cattedra di filosofia teoretica all’Università La Sapienza, si affida per introdurre il grande convegno internazionale ‘Essere ebrei riflessioni filosofiche’ che prenderà avvio questo pomeriggio alle 16 al Dipartimento di Filosofia del noto ateneo romano. Organizzati in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, la Comunità ebraica di Roma e il Bene Berith, i lavori saranno caratterizzati da numerose occasioni di confronto e si protrarranno fino a giovedì mattina coinvolgendo nel dibattito autorevoli ospiti del mondo rabbinico, accademico e istituzionale. Protagonisti della prima sessione, che si aprirà coi saluti del direttore del Dipartimento di Filosofia Stefano Petrucciani e del presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici, saranno – sotto il coordinamento di Massimo Bianchi – la professoressa Di Cesare (Essere ebrei. Una forma di vita) e Shmuel Trigano (Ebraismo: le gesta del secondo essere).
I lavori riprenderanno domani con due appuntamenti: alle 9.30, nella stessa sede, con gli interventi di Corrado Ocone dell’Università Luiss, di Danielle Cohen Levinas (Essere ebrei secondo Emmanuel Lévinas), Vittorio Robiati Bendaud (“Faremo e ascolteremo”. Che cosa fare per essere chi?) e rav Giuseppe Laras (La fede di Israele tra universalismo e particolarismo); alle 16 invece, al Centro bibliografico Tullia Zevi dell’UCEI, parleranno, dopo il benvenuto dell’ambasciatore Amos Radian e del presidente dell’Unione Renzo Gattegna, prenderanno la parola Donatella Di Cesare, Manfred Gerstenfeld (Le identità ebraiche nell’Occidente postmoderno) e Ilana Bahbout (Differenza e creatività. Una riflessione ebraica sul soggetto) e Lisa Block De Behar (Essere ebrei. Vicissitudini di una definizione azzardata). Chiuderà il convegno, giovedì alle 10 al Centro Bibliografico, una tavola rotonda con ospiti alcuni tra i relatori precedentemente intervenuti. In quella occasione, per un indirizzo di saluto, interverrà anche il presidente del Bene Berith Sandro Di Castro.