Basso livello

Quando un testo, un discorso, un’attività, uno spettacolo o altro è giudicato di basso livello è logico aspettarsi che l’autore a sua volta accusi il proprio detrattore di essere troppo intellettuale, troppo difficile, troppo cervellotico o troppo snob. Ma come è possibile che l’accusa di basso livello sia reciproca? Eppure accade molto spesso, e non solo per mancanza di criteri e parametri oggettivi. Capita molto facilmente tra culture diverse (per il pensiero occidentale è difficile riconoscere il valore di logiche completamente o parzialmente “altre”), ancora più facilmente tra religioni diverse, ognuna con le proprie tradizioni, simboli, discorsi sottintesi. Ancora più irriducibili le incomprensioni tra religiosi e atei dichiarati, ciascuno con il proprio carico di furore ideologico che impedisce di capire l’altro. Spesso l’accusa di basso livello diventa un boomerang perché dimostra l’incapacità da parte di chi la lancia di cogliere la profondità di un testo; alcuni anni fa mi aveva colpito la nonchalance con cui il Premio Nobel per la letteratura Saramago, ospite nella mia scuola, aveva definito di fronte a centinaia di studenti la Bibbia come un mucchio di sciocchezze e favole senza senso (non ricordo le parole esatte, ma il tono era questo), citando a titolo di esempio l’episodio di Caino e Abele (in seguito avrebbe scritto un romanzo sullo stesso tema, ma in quel contesto la sua analisi si limitava alla lettera del testo biblico). Eppure sono pronta a scommettere che il grande scrittore non si sarebbe mai azzardato a definire la Commedia dantesca una favoletta perché inizia parlando di un tale che si perde nel bosco e incontra tre belve feroci. D’altra parte rischierebbe di rivelarsi un boomerang anche il discorso di un religioso che dichiarasse di basso livello i libri di Saramago. Rispettare le altre persone a mio parere significa anche andarci molto piano prima di giudicare di basso livello quello che scrivono o dicono. Se è possibile imparare a farlo tra occidentali e non occidentali, tra seguaci di religioni diverse, tra religiosi e atei, a maggior ragione non dovrebbe essere troppo difficile farlo tra ebrei. Purtroppo invece le accuse reciproche di basso livello tendono facilmente a circolare nelle nostre comunità avvelenandone il clima. Ma questa è un’altra storia.