Qui Milano – Nel Giorno della Memoria l’inaugurazione del Memoriale della Shoah

In un cantiere in fermento per completare gli ultimi dettagli, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Memoriale della Shoah di Milano, che verrà inaugurato in occasione del Giorno della Memoria il 27 gennaio 2013. A partecipare sono stati il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Fondazione Memoriale della Shoah Roberto Jarach, il presidente della Fondazione e direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, l’assessore del Comune di Milano Pier Francesco Maran, l’architetto Guido Morpurgo, il rappresentante delle metropolitane milanesi Lanfranco Senn. L’inaugurazione chiamerà a raccolta le massime autorità locali, gli esponenti della società civile che per restituire alla città questo luogo di Memoria tanto si sono spesi, il presidente del Consiglio Mario Monti e il ministro della Cooperazione Andrea Riccardi, già alla guida di Sant’Egidio, una delle associazioni che per prima diede impulso al progetto, insieme a UCEI, Comunità ebraica milanese, Figli della Shoah, Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea. Il Memoriale sorge nei locali sotto la Stazione centrale che per anni sono stati utilizzati semplicemente come magazzini, ma durante la seconda guerra mondiale furono il luogo in cui, nascosti dagli occhi dei milanesi, fascisti e nazisti caricarono sui treni diretti ai campi di sterminio e di lavoro ebrei, oppositori politici, tutti coloro che il regime considerava nemici. Oggi viene riproposto il percorso dei deportati, che dal carcere di San Vittore furono condotti alla stazione nell’indifferenza della città e costretti tra le violenze a salire sui treni (esposti anche alcuni vagoni d’epoca). La struttura del Memoriale dovrà essere completata nei prossimi mesi con la biblioteca e l’auditorium per i quali è necessario reperire ancora una parte dei fondi.
“Un’opera fortemente voluta anche dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, realizzata dalla città per la città, che consente di recuperare uno degli ultimi luoghi della Shoah nelle città d’Europa” ha spiegato De Bortoli. “Ciò a cui teniamo maggiormente è riuscire a rivolgerci ai giovani – ha sottolineato Jarach – Speriamo che il Memoriale possa diventare un luogo di studio, di approfondimento e di dialogo per contribuire a diffondere quei valori etici e morali indispensabili nel confronto fra le culture”.

(25 gennaio 2013)