…Memoria

24 marzo 1944, 69 anni fa, l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Dopo il 16 ottobre, il secondo grande trauma dell’occupazione nazista a Roma. 335 vittime, fra loro 75 ebrei. Tutti uomini, presi fra quanti furono rastrellati immediatamente dopo l’attentato di via Rasella e fra quanti si trovavano già a Regina Coeli o nelle varie carceri fasciste e naziste. Dal tardo pomeriggio del 23 marzo fino alla mattina del 24, le bande di irregolari fascisti, con l’aiuto dei delatori, arrestano nella zona del vecchio ghetto e in quelle adiacente un’altra decina di ebrei, finora scampati alla cattura, che vengono portati a Regina Coeli e poi alle Fosse Ardeatine, nello spazio di poche ore. Tra loro, il pugile Lazzaro Anticoli di 26 anni, detto Bucefalo, arrestato verso le dieci del mattino del 24 in via Arenula grazie alla segnalazione della spia Celeste Di Porto, Pacifico Di Segni di 21 anni e suo cugino Alberto Funaro di 24 anni, arrestati in casa in via Caetani la sera del 23, Gabriele Sonnino di 40 anni, arrestato presso casa sua in via della Reginella, ed altri. Quasi un rastrellamento, operato da italiani, nessuno dei quali ha avuto nei processi svoltisi nel dopoguerra più di una lieve condanna. Anche questo dobbiamo ricordare.

Anna Foa, storica

(25 marzo 2013)