Onore agli eroi della Brigata Ebraica

“In occasione delle recenti celebrazioni per il 25 aprile la memoria della Brigata Ebraica è stata nuovamente offesa a Roma e in altre città. Fatti ed episodi indegni frutto di pregiudizio e di mancanza di consapevolezza su un capitolo di storia recente del nostro paese ancora oggi poco conosciuto.
Siamo qui numerosi per contrastare simili intolleranze e ripristinare la verità. Con commozione rendo quindi omaggio al coraggio e all’abnegazione di quanti, vestendo questa gloriosa uniforme, contribuirono a liberare il paese dal nazismo e dal fascismo anche con il sacrificio della vita”.
Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna nell’intervento tenuto al cimitero militare di Piangipane (Ravenna) nel corso della cerimonia in ricordo dei caduti della Brigata Ebraica, il corpo di volontari provenienti dall’allora Palestina sotto mandato britannico e da altri paesi alleati che si rese protagonista nella guerra di Liberazione e in particolare lungo il fronte della Linea Gotica.
In apertura di cerimonia la lettura dei nomi di ogni singolo caduto da parte del vicepresidente della Comunità ebraica di Ferrara e consigliere UCEI Eileen Cartoon. Accanto ad ogni lapide gli studenti dell’Università degli studi di Bologna pongono una piccola bandiera israeliana. Solennità e commozione caratterizzano l’intera iniziativa. “Questi eroi – spiega il rabbino capo rav Luciano Caro – ci insegnano che talvolta è necessario prendere le armi per difendere e ripristinare la giustizia. La loro vicenda è intrisa dello stesso eroismo che ha caratterizzato le imprese dei Maccabei”.
A portare l’omaggio dello Stato di Israele sono l’ambasciatore a Roma Naor Gilon e l’addetto militare Yehu Ofer. “I soldati della Brigata Ebraica – afferma Gilon – si sono coraggiosamente offerti nel nome di valori supremi e obbedendo soltanto alla loro coscienza. Per la prima volta nella storia dei combattenti ebrei hanno lottato con la loro bandiera, la bandiera del futuro Stato di Israele”.
Sul palco salgono anche i rappresentanti delle associazioni di combattenti e l’assessore del Comune di Ravenna Massimo Cameliani, che sottolinea quanto forte sia ancora oggi la traccia lasciata dal passaggio della Brigata in queste terre. Una memoria fatta di numerosi aneddoti e ricordi che hanno portato alla realizzazione di testimonianze sia cartacee che visuali. “Un contributo – conclude – che non dimenticheremo mai”.
In conclusione, prima dell’esecuzione degli inni nazionali, la deposizione delle corone con il presidente Gattegna che rende omaggio, in rispettoso silenzio, a tutti i caduti.
Folta la rappresentanza delle Comunità ebraiche (emiliane e non solo) che hanno preso parte alla cerimonia. Per l’UCEI presenti i consiglieri Riccardo Pacifici (Roma) e David Menasci (Bologna) con al seguito una delegazione delle rispettive Comunità.