Enzo Tayar (1922-2013)

“Già consigliere della Comunità per la quale si è tanto prodigato e fondatore e primo presidente dell’Opera del Tempio, ha portato un importante contributo all’ebraismo fiorentino e alla conservazione della sinagoga”. La Comunità ebraica di Firenze, nelle ore in cui celebrava la memoria di uno dei suoi maestri più amati, rav Fernando Belgrado, saluta con queste parole un altro grande protagonista della vita comunitaria: Enzo Tayar, scomparso all’età di 91 anni.
Lungamente attivo in campo commerciale, Tayar – assieme al fratello Franco – portò l’azienda di famiglia ai vertici nazionali oltre a dedicarsi a numerose iniziative di valorizzazione del patrimonio ebraico locale. Dopo l’alluvione del 1966 fu tra i fondatori, assieme agli amici Emilio Pucci e Giuseppe Fantacci, di una realtà internazionale – l’Alfa Funde – che finanziò prestiti per milioni di dollari a favore degli artigiani fiorentini. Mentre in ‘1943. I giorni della pioggia’, edito nel 2001 da Polistampa, decise di raccontare in prima persona le persecuzioni nazifasciste e il coraggio di chi vi si oppose mandando in rotativa le pagine del diario tenuto in quei giorni drammatici.
“Instancabile animatore di iniziative per la conservazione del più importante bene architettonico ebraico in Toscana – lo ricorda con commozione Renzo Funaro, vicepresidente della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici onlus e attuale presidente dell’Opera del Tempio – Tayar ha generosamente contribuito a tante iniziative per Firenze e per Israele”.
I funerali sono in programma nel pomeriggio al cimitero di Caciolle.

(3 giugno 2013)