apprendimento…

Questa che inizia è la settimana conclusiva dell’anno scolastico. Per i miei studenti di quinto liceo – ai quali ho insegnato per cinque anni italiano, talmud e pensiero ebraico – è anche la conclusione dell’intero percorso scolastico. A loro voglio dire che è stato un quinquennio appassionante, certamente impegnativo ma anche, per me, emotivamente ed intellettualmente ricco. Studiare, insegnare e “frequentare” due “mondi” diversi – Rashi e Dante, rav Huttner e Montale, rabbi Jochanan e Machiavelli – ci ha permesso di vedere la realtà in una multi prospettiva; ci ha reso, come dice Andre Neher, polioptici. E questo, come dicono i Maestri, perché “più di tutti ho imparato dai miei studenti”. E dunque grazie a Sara, Beni, Samuel, Martina, Ariel, Federico, Alon, Ralph, Carlotta, Luca, Carola, Moris, Sara, Raffi, Angelo, Samuel, Nessim, Regina, Rebecca, Bernard, Sara, Dorin, Daniel, Sonny. E behatzlacha/in bocca al lupo!

Benedetto Carucci Viterbi, rabbino

(9 giugno 2013)