Cucina italiana e ashkenazita a confronto

Una nuova puntata di Balagan Café, un nuovo successo di pubblico e contenuti per la rassegna culturale, organizzata dalla Comunità ebraica, che si sta sempre più affermando come baricentro dell’estate fiorentina. Ad aprire la serata, svoltasi come di consueto nei giardini del Tempio, il dialogo a due voci tra il giornalista Wlodek Goldkorn e l’archistar Massimiliano Fuksas (nell’immagine). A seguire il secondo concerto in memoria di Ruth Pardo e Lara D’Angelo con i musicisti Massimo Nesi (violino) e Stefano Bezziccheri (pianoforte) che hanno proposto al folto pubblico accorso in via Farini, svariate centinaia di persone, un repertorio che ha spaziato da Mozart a Schumann a Frank. Grande curiosità intanto per il prossimo appuntamento (giovedì 11 luglio) che vedrà due modi di vivere l’ebraismo, anche sul versante culinario-gastronomico, a confronto: la tradizione peculiare dell’area mediterranea e quella del mondo ashkenazita che porta invece con sé i sapori e i profumi dell’Europa centro-orientale. Meglio il carciofo alla giudia o il cholent? Alla giuria popolare il compito di sciogliere l’amletico dubbio. Come “contorno”, inoltre, una nuova conversazione letteraria con Goldkorn che intervisterà il filosofo Sergio Givone e due momenti musicali con Francesco Spagnolo e Sharon Bernstein.

(7 luglio 2013)