Oltremare – Il centro del mondo

fubini120Quando si vive in Israele, si ha la serena consapevolezza di vivere nel centro del mondo in due occasioni.
La prima è la guerra, o interventi militari di varia natura. Diventiamo per escalation oppure da un giorno all’altro il centro dell’interesse del mondo intero, e pare che non ci sia luogo più importante sul globo. La nostra rilevanza sul piano internazionale è un pallone gonfiato dal giornalismo spesso parziale e male informato, a essere gentili. Poi la guerra finisce, il palloncino scoppia, e ritorniamo alla normale indifferenza del pubblico.
L’altra occasione nella quale noi israeliani siamo il centro del mondo è il mese di agosto. L’invasione che raggiunge in particolare Gerusalemme e Tel Aviv non porta uniformi né armi, che si sappia, e parla francese e inglese – spesso con accento americano. Prende possesso temporaneo ma effettivo del territorio, pretende che noi indigeni modifichiamo la lingua ufficiale parlata e quella dei menù nei ristoranti. Noi, ci si difende come si può, i più baldi difensori d’Israele arrivano a compilare due diversi menù, prezzi nettamente più alti in quelli tradotti. Lo sfruttamento a man bassa del pacifico invasore (ops, turista) è sicuramente concesso dalla convenzione di Ginevra.
Chi, nonostante il mese di agosto, deve arrivare al lavoro e continuare la vita più o meno normalmente, si deve confrontare con il rallentamento a quasi zero chilometri l’ora su qualsiasi pista ciclabile di Tel Aviv, dove gruppetti di turisti camminano lentamente e in ordine sparso, e non comprendono in nessuna lingua il concetto di guardare per terra, e notare il cubitale simbolo di una bicicletta. O forse lo vedono ma non lo collegano con i campanelli che suonano incessanti intorno a loro. Spiagge, musei, luoghi di divertimento e parchi archeologici sono dei tappeti umani vocianti e accaldati. Benvenuti in Israele, il centro del mondo per almeno 31 giorni l’anno. Per vostra informazione, noi esistiamo anche in stagioni più piacevoli e meno affollate.

Daniela Fubini, Tel Aviv twitter @d_fubini

(5 agosto 2013)