scelte…

“…Io ho posto davanti a te la vita e la morte…Io ti esorto a scegliere la vita per poter vivere tu e la tua discendenza” (Deuteronomio 30:19). Se ci venisse posta una domanda del genere, come sarebbe mai possibile che la nostra risposta sia diversa da quella della scelta per la vita. E’ probabile che in questa esortazione non si parli dunque di vita e morte nel senso biologico dei termini, ma in quanto principi e valori.
Vivere vuol dire avere la capacità di crescere, reagire, evolversi; morire, anche se ancora si “respira”, vuol dire fossilizzarsi, essere passivi, immobili. La scelta per la vita è la giusta via per costituirsi, nel modo corretto, parte integrante del creato; interagire con esso, in base alla “nostra” lente focale che è la Toràh, vuol dire interagire con il Creatore. Tale consapevolezza è fondamentale per affrontare serenamente i giorni severi che ci attendono…

Adolfo Locci, rabbino capo di Padova

(2 settembre 2013)