Qui Roma – Religioni e culture in dialogo

santegidioReligioni e culture in dialogo nella tre giorni di incontri “Il coraggio della speranza” organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio a Roma. Numerosi gli ospiti del mondo ebraico, in Italia e nel mondo. Tra i più attesi rav Abraham Skorka, amico di lunga data di papa Francesco e autore, assieme al pontefice, di un saggio sulle comune radici di ebraismo e cristianesimo di cui molto si è parlato in questi mesi. Significativo il contributo italiano all’iniziativa: ad intervenire, tra oggi e domani, il presidente dell’Assemblea rabbinica italiana rav Elia Richetti, il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni, il presidente della Comunità ebraica capitolina Riccardo Pacifici e il presidente del Bene Berith Sandro Di Castro.
A Palazzo Altieri (nell’immagine) tra i relatori della mattina spicca Oded Wiener, direttore generale del Gran Rabbinato d’Israele. Si discute del valore della vita fragile. “La fragilità umana è il luogo dell’incontro e della solidarietà, permette di toccare l’essenziale. Il diritto del debole non deve essere debole”, esordisce Pierre-Andrè Dumas, vescovo di Haiti e moderatore. Peter Maurer, presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa, parla dei compiti e gli obiettivi fondamentali dell’associazione che rappresenta: proteggere dall’impatto della guerra e dai traumi che scaturiscono da essa. “Le norme sono necessarie per dare valore alla vita umana. La croce rossa è l’assicurazione per la vita, dobbiamo andare oltre la politica e la religione”. Toccanti le pagine lette dalla scrittrice Susanna Tamaro che lanciano il messaggio trasversale:”Solo l’amore ci salva dalla fragilità della vita”. In conclusione Oded Wiener esprime il punto di vista ebraico: “Tutti speriamo in un futuro migliore e in un mondo libero dalla violenza. D-o ci ha creati a sua immagine e tutti siamo figli di un unico padre, Adamo; questo è il fondamento del valore della singola vita umana. Il primo incontro tra il rabbinato di Israele ed il Vaticano ha avuto come nucleo centrale della discussione proprio l’unicità della vita umana ed il dovere di educare insegnandone il rispetto. Il ruolo della gente di fede è quello di tutelare la vita e di non permettere che il fanatismo che la mette in pericolo prenda il sopravvento. Siamo tutti figli dello stesso uomo, tutti fratelli”. Wiener è uno delle tante figure eminenti dell’ebraismo mondiale coinvolte dalla Comunità di Sant’Egidio che rimarca da anni il ruolo centrale del dialogo tra le religioni.

(30 settembre 2013)