Voci a confronto

rassegnaCade domani il 70esimo anniversario dal rastrellamento nazista al Portico d’Ottavia che portò alla deportazione e all’uccisione di oltre mille ebrei romani. La cerimonia si svolgerà alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ad accoglierlo il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici e il rabbino capo Riccardo Di Segni (Gabriele Isman, Repubblica). In serata fiaccolata per la Memoria organizzata assieme alla Comunità di Sant’Egidio. A seguire integralmente la cerimonia, tra gli altri, l’emittente Radio3. La trasmissione sarà condotta da Marino Sinibaldi (Stampa).
Non si scioglie ancora il nodo attorno ai funerali del criminale nazista Erich Priebke. Provocazione shock del figlio: “Seppellitelo in Israele”. Tra i vari interventi da registrare la presa di posizione del cardinale Montezemolo, nipote del colonnello ucciso alle Fosse Ardeatine. “Noi parenti delle vittime l’abbiamo perdonato”, dice a Repubblica. Di diritto alla sepoltura “per ogni uomo” parla Avvenire, quotidiano della CEI. Mentre Vittorio Feltri, sul Giornale, firma un durissimo editoriale che parte dalla prima pagina. “Finiamola con questa farsa: i boia da morti non fanno paura”, scrive con il consueto stile provocatorio. Apprezzamento per l’impegno delle autorità affinché il funerale si svolga in forma privata è espresso da Sergio Romano sul Corriere della sera.
Ieri intanto a Palazzo Chigi incontro tra il presidente del Consiglio Enrico Letta, una delegazione della Comunità romana e alcuni sopravvissuti alla Shoah. Tra i temi toccati proprio la scomparsa di Priebke e l’impegno di Memoria per le nuove generazioni. “In questi giorni – ha affermato il premier – abbiamo assistito a qualcosa che ci dimostra che è impossibile pensare che è il tempo che passa a chiudere le ferite della Storia. Dobbiamo essere tutti insieme baluardo al ritorno di sentimenti di odio e di morte” (Corriere della sera).
Il governo malese vieta l’uso del termine “Allah” per la minoranza cristiana. Presto il ricorso alla Corte suprema (Avvenire). Nuovi spiragli di dialogo con l’Iran alla vigilia dei colloqui che si svolgeranno oggi a Ginevra (Corriere della sera).

(15 ottobre 2013)