sorprese…

Le matzot con la sorpresa del libercolo incriminato, arrivate in molte case ebraiche da Venezia a Livorno, mi hanno fatto sorridere, certo amaramente, ma sorridere. Un po’ come le uova “pasqualone” quelle uova pasquali che non offrono più cioccolata e gioco ma solo tanti tanti giochi per i nostri bambini sempre più adorati, coccolati, osannati. Eppure io ricordo con gioia infantile il binomio tra cioccolata e piccola sorpresa, un equilibrio tra zuccheri, svago, attesa e divertimento che ha caratterizzato molte italiche infanzie. Forse proprio l’assenza di un equilibrio fra capacità di attendere, rispetto per gli usi altrui ed ansia per l’attesa ha fatto stampare e distribuire guide per Pesach che non tengono conto dell’altro: quello che mangia kitiniot, quello che dice buon sabato, quello che ancora testardamente chiama le matzot azzime ed il moed festa. Testardo figlio ribelle che ancora aspetta.

Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino

(18 aprile 2014)